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Rete del Dono, il digitale fa volare il crowdfunding sociale nel 2020

FpS è partner da anni di Rete del Dono, portale di fundraising che nel corso del 2020 ha visto aumentare le donazioni grazie a un maggiore accesso ai canali online e alla crescente consapevolezza e competenza di alcune fasce d’età, tra le quali quella degli over 65

C’è almeno un aspetto del 2020 che potremo ricordare positivamente: la crescita del crowdfunding e del digitale nel settore della beneficenza e delle donazioni. La Rete del Dono, portale di fundraising in favore di progetti di utilità sociale, ha registrato un aumento di donatori e dell’entità delle donazioni. Nonostante le difficoltà di questo periodo, gli italiani non hanno esitato a contribuire in base alle proprie possibilità.

Una tendenza che ha riguardato in modo particolare gli under 24 ma anche gli over 65, tutt’altro che intimoriti dal web e dalle nuove modalità di raccolta fondi a distanza. In questo contesto, FpS ha fornito le competenze per utilizzare con disinvoltura gli strumenti digitali così da sfruttare appieno il potenziale delle community, puntando soprattutto su Whatsapp. Una scelta che si è rivelata vincente.

I numeri della Rete del Dono

La cifra complessiva raccolta dalle campagne di fundraising attivate su Rete del Dono nel corso del 2020 è pari a 2.200.000 €, ed è così suddivisa:

  • 6% ospedali e ASL
  • 23% organizzazioni non profit a supporto di strutture sanitarie
  • 21% enti di assistenza sanitaria
  • 50% progetti mirati alla ricostruzione e al sociale: cultura, sostegno ai più deboli e scuola.

Grazie a queste entrate, i fondi raccolti dalla nascita della piattaforma superano in totale i 13.500.000€. Inoltre, si registrano:

  • un totale di 206.700 donatori e 12.500 personal fundraiser
  • l’aumento della donazione media, che nel 2020 ha toccato i 72 €
  • una crescita della raccolta fondi media per progetto, passata dai 4.400 € del 2019 ai 6.800 € del 2020.
@Rete del Dono

La svolta digital e mobile

Il successo di molte campagne va attribuito alla capacità delle organizzazioni non profit di convertire eventi offline in una dimensione digitale. Ad esempio, LITL Milano ha delocalizzato la sua tradizionale Charity Run e trasformato la lotteria di Natale in un appuntamento online. Mentre AISM ha trasmesso in streaming il concerto del Coro dei Piccoli Cantori di Milano. Contestualmente, è diventato più facile e immediato contribuire. Lo dimostrano le tendenze del 2020, che hanno visto:

  • il sorpasso delle transazioni da mobile (52%) rispetto a pc desktop
  • l’utilizzo di carta di credito (48%) e di Paypal (36%) come metodi di pagamento prevalenti, rispetto al bonifico.

Giovani e over 65 in prima linea

La composizione della platea dei donatori è eterogenea. Tuttavia, due fasce di età emergono per la loro presenza. Si tratta dei giovani nativi digitali e degli over 65, che durante il lockdown hanno imparato a utilizzare computer e app come Whatsapp per restare in contatto con i propri cari, ma anche per accedere a servizi e svolgere commissioni. Nello specifico:

  • la fascia di età 25-34 anni rappresenta il 24% del totale dei donatori
  • i giovanissimi under 24 hanno raggiunto l’11%
  • stessa percentuale, 11%, per gli over 65, la categoria con maggiori possibilità economiche (+3% dal 2019).
@Rete del Dono

Il valore delle community: Whatsapp e i risultati di FpS

Gli over 65, oltre ad essere propensi a mobilitarsi in favore di cause benefiche, sono anche particolarmente ricettivi quando si tratta di apprendere nuove competenze. Lo dimostra il caso di Telefono Amico, i cui volontari, grazie a Whatsapp, sono riusciti a raccogliere 14mila euro per comprare un nuovo centralino. FpS ha preso parte a uno dei corsi organizzati da Rete del Dono, spiegando come sfruttare le potenzialità offerte dall’app di messaggistica.

I risultati non si sono fatti attendere. I volontari, non potendo incontrare di persona i propri conoscenti, si sono attivati preparando e diffondendo messaggi personalizzati. In poco tempo, l’obiettivo prefissato è stato raggiunto. Ciò dimostra come una formazione rapida e mirata, unita alla determinazione, possa fare la differenza anche in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo.