Content provider, cosa significa e cosa fa

Content provider, cosa fa e perché sceglierci

Il content provider è colui che si occupa della creazione e della diffusione di tutti i contenuti per il web. Dai siti alle newsletter, dai social network ai canali YouTube. Ogni elemento deve contribuire a trasmettere un’immagine chiara e coerente del brand

Il web, in assenza di contenuti, è solo un contenitore vuoto. Affinché un sito web, un profilo social, un blog, un sito di e-commerce funzionino, devono essere riempiti di contenuti. E non di contenuti qualsiasi, bensì di informazioni originali, interessanti, curate. Nonché mirate rispetto al pubblico di riferimento. Per questo esiste il content provider. Questo termine, che in italiano si potrebbe tradurre con “fornitore di contenuti”, indica un professionista o un’agenzia di content marketing che si occupa di pianificare, realizzare e diffondere i contenuti sui diversi canali offerti dal web. Con l’obiettivo di trasmettere un’immagine chiara e attraente di un brand o di un’azienda, così da incentivarne, infine, il business.

Content provider: siti web e blog

La realizzazione di un sito web va ben al di là della sua pubblicazione. In altre parole, non è sufficiente avere un sito per farsi conoscere. Per instaurare una comunicazione con utenti e potenziali clienti, è necessario offrire informazioni utili e ottimizzare i contenuti in ottica SEO. E per tutto questo serve il contributo di un content provider. Oltre alla stesura dei testi, il content provider o content creator si occupa di pianificare e pubblicare periodicamente contenuti nuovi e di mantenere attiva l’interazione con la community di riferimento. Facendo sì che il traffico verso il sito web aumenti.

Newsletter

L’email marketing è uno degli strumenti più indicati per impostare una comunicazione diretta e a lungo termine con i clienti, incentivare il dialogo, promuovere eventi. La creazione dei contenuti per un’attività di email marketing va dalla realizzazione dei template grafici alla gestione e pianificazione degli invii. Oltre, naturalmente, all’attività di copywriting, centrale per catturare in l’attenzione degli utenti e aumentare l’efficacia della comunicazione. Nell’email marketing, ancor più che altrove, fondamentale è la personalizzazione. Non ci si riferisce mai a un pubblico generico, ma a un utente specifico del quale si conoscono bisogni e preferenze.

Social network

Il content provider produce contenuti anche per i social media. Oppure, si coordina con il social media manager, se già presente, supervisionando la sua attività in modo che sia coerente con la strategia di comunicazione complessiva. Ogni social necessita di contenuti specifici e di un linguaggio adeguato. Il content creator dovrà quindi studiare attentamente il target di riferimento, le sue caratteristiche, e realizzare contenuti ad hoc per Facebook, Instagram, LinkedIn e così via.

Per quanto riguarda i social, i fattori da tenere in considerazione sono molteplici. Ad esempio, conta anche l’orario di pubblicazione di un post, che può variare in base al mezzo e alle abitudini della community. Naturalmente anche il linguaggio si differenzia: su Facebook sarà più creativo e informale, su LinkedIn maggiormente impostato e orientato a fornire informazioni professionali. Sui social network, infine, centrale è l’utilizzo delle immagini e soprattutto dei video. Il content provider dovrà quindi saper maneggiare tutti questi strumenti e integrarli per realizzare una comunicazione lineare e coerente.

Brand identity

Qualunque mezzo si utilizzi, quello che deve emergere chiaramente è l’identità e l’immagine del brand. Solo così il pubblico potrà interessarsi, affezionarsi e alla fine decidere di intraprendere un’azione, che sia l’iscrizione a una newsletter, scaricare un’app o completare un acquisto. Testi, immagini, video, grafiche contribuiscono a costruire una narrazione capace di trasmettere sensazioni ed emozioni. Per questo il content provider deve conoscere anche i principi dello storytelling. L’utente non deve faticare per capire di cosa si sta parlando, quali sono i valori di riferimento, quale il settore in cui ci si muove.

Le attività del content provider

Sul web si comunica con diversi contenuti multimediali. Non solo testi ma anche video, immagini, musica, infografiche. Quindi, il content privider deve avere non solo ottime capacità di scrittura, ma anche saper svolgere altre attività, tra le quali:

  • pianificare un progetto di comunicazione coerente con gli obiettivi del cliente, il mercato di riferimento e gli interessi del pubblico
  • elaborare piani editoriali
  • creare contenuti adeguati per tutte le campagne di comunicazione del brand
  • ideare e definire prodotti multimediali
  • monitorare le attività di comunicazione e il ritorno delle campagne
  • creare di report periodici
  • coordinarsi con editor, webmaster, grafici, videomaker, responsabili marketing.

Content provider: formazione e competenze

Un content creator ha una buona cultura generale di base. Non è necessaria una laurea specifica, ma un percorso di studi in ambito umanistico o inerente al marketing e alla comunicazione rappresenta una buona carta da spendere. Sicuramente, poi, è utile formarsi tramite corsi di specializzazione sul content marketing e master. Per quanto riguarda le competenze pratiche, oltre, come abbiamo già detto, all’abilità nella scrittura, è bene che il content provider abbia conoscenze in ambito SEO, di social media marketing, CMS (soprattutto WordPress) e anche nozioni di grafica e di editing video.

Oggi qualsiasi azienda ha bisogno di un content provider, che si tratti di un consulente o di un’agenzia. Quindi, questa professione è sicuramente richiesta e in crescita. Trattandosi di un ambito ancora in fase di definizione e in costante evoluzione, il consiglio è di  maturare una professionalità solida, fare molta esperienza sul campo, aggiornarsi costantemente e specializzarsi in un settore o in una competenza specifica. In modo da offrire un plus e fare la differenza.